domenica 5 giugno 2016

Papa Francesco canoniza 2 Santi



Papa Francesco presiede questadomenica, 5 giugno, alle 10.30 in Piazza San Pietro la Santa Messa per la Canonizzazione dei Beati Stanislao di Gesù Maria, Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, eMaria Elisabetta Hesselblad, Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida. Il rito sarà trasmesso da Tv2000.



Scopriamo la vita e le opere di questi due testimoni di Cristo.
Chi è Maria Elisabetta Hesselblad?
Maria Elisabetta Hesselblad, (Fåglavik, 4 giugno 1870 – Roma, 24 aprile 1957) ha intrapreso un lungo viaggio oltreoceano per scoprire che la chiamata del Signore l’aveva seguita anche là.
Quella della beata Maria Elisabetta Hesselblad ricorda, per certi aspetti, la storia di Giona.
Nata in Svezia nel 1870 da una famiglia luterana, decise di imbarcarsi per New York alla ricerca di fortuna ma una volta giunta nel Nuovo Mondo venne ricoverata in condizioni gravi. In quella situazione decise che se si fosse salvata avrebbe fatto l’infermiera e così fu. Dopo l’incontro con il gesuita padre Hagen si converte al cattolicesimo. Poi, a Roma conobbe l’ordine brigidino, bisognoso però di qualcuno che l’aiutasse a rinascere. Aveva trovato la sua opera, che iniziò nel 1911 e durò per 46 anni.
“Per la Croce alla Luce”, amava ripetere. Non solo parole, le sofferenze fisiche la accompagnarono infatti per tutta la sua vita, ma lei non si stancò mai di essere un esempio di carità operosa. Durante la Seconda Guerra mondiale, diede rifugio a molti ebrei perseguitati e trasformò la sua casa in un’oasi di carità. Quando nel 1957 morì a Roma, in molti già la veneravano come Madre dei poveri e Maestra dello Spirito.
Chi è Stanislao di Gesù Maria?
Alla vigilia della Gmg, la Polonia ha un nuovo santo da venerare: Stanislao di Gesù Maria, al secolo Giovanni Papczynski (Podegrodzie 1690 – Góra Kalwaria, 17 settembre 1701).
Fondò la Congregazione dei Chierici Mariani sotto il titolo dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Concentrò la sua attenzione sul mistero dell’Immacolata Concezione, trovando in esso, in un certo senso, il cuore del cristianesimo: il dono gratuito dell’infinito amore di Dio per l’uomo, meritato da Cristo, accolto da Maria come la prima tra i credenti, in un totale amore e in una totale sottomissione a Dio, per tutta la Sua vita. Nell’imitazione della vita evangelica di Maria, vedeva la fondamentale forma del culto all’Immacolata Concezione.
La sua sensibilità all’azione dello Spirito Santo e ai segni dei tempi, in particolare alla sorte dei più poveri, fecero sì che nell’anno 1676, al fine originale dell’ordine aggiungesse ancora la preghiera per i defunti, in modo particolare per i soldati caduti e per le vittime della peste.
Ancora in vita, fu ritenuto santo e chiamato “padre dei poveri” e “apostolo di Masovia”. Vedendo poi che una delle conseguenze della miseria morale di quel tempo era diventato l’alcolismo, usato sia per lenire la disperazione a motivo delle incessanti sconfitte e delle sventure pubbliche e personali di quel tempo, sia per l’obbligo imposto dalla nobiltà ai contadini di acquistare l’alcol, per uscire dalla crisi economica, esortava i fedeli alla vita sobria, e ai mariani proibì severamente l’uso dell’acquavite.
Morì il 17 settembre 1701, nel convento di Góra Kalwaria, pronunciando le parole: “Nelle tue mani, Signore, consegno il mio spirito”, benedicendo prima i suoi confratelli, esortandoli all’osservanza della regola e delle costituzioni ed esprimendo il desiderio ardente di unirsi a Cristo.

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