Papa Francesco parla di uomini e donne , riconoscere le differenze per vero o frustrazione
Francesco è il Papa che ha fatto una decisa apertura
agli omosessuali nei primi mesi del suo pontificato «chi sono io per
giudicare un gay?» disse. Oggi parla invece di distinzione uomo-donna
nella società contemporanea, in particolare gli studi sul gender, e
afferma: «Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche
espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a
cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa». « Ma
così – ha aggiunto – rischiamo un passo indietro, la rimozione della
differenza infatti è il problema non la soluzione», «per risolvere i
loro problemi di relazione l’uomo e la donna devono invece parlarsi di
più, ascoltarsi di più, trattarsi con rispetto e cooperare con
amicizia».
«L’esperienza ci insegna – ha detto il Papa nella udienza
generale dedicata al legame uomo donna – che per conoscersi bene e
crescere armonicamente, l’essere umano ha bisogno della reciprocità» e
«quando non avviene se ne vedono le conseguenze». Uomo e donna, ha
ricordato papa Francesco, siamo «fatti per ascoltarci a vicenda, e senza
l’arricchimento e reciproco in questa relazione», relazione di
pensiero, di lavoro, di affetti e di azione, «i due non possono nemmeno
capire fino in fondo cosa significhi essere uomo e donna, la cultura
moderna e contemporanea – ha osservato il papa latinoamericano – ha
aperto nuovi spazi di libertà e profondità per l’arricchimento della
comprensione di queste differenze, ma anche molti dubbi e scetticismo». A
questo punto il Papa si è chiesto se la teoria del gender non sia
espressione di frustrazione.
Così Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia, commenta
le dichiarazioni di papa Francesco che a proposito della teoria del
gender ha parlato di «espressione di frustrazione e rassegnazione:
«L’ossessione per la differenza sessuale in Vaticano è sempre più forte e
ormai l’invenzione del gender dilaga togliendo il sonno pure al papa.
Abbiamo detto mille volte che nessuno nel movimento lgbt pratica tale
teoria e che persino il termine gender non è usato dal movimento lgbt.
Con ogni probabilità non avendo più argomenti il Vaticano si è inventato
l’inesistente teoria gender per avere un nemico a tutti i costi e poter
demonizzare assieme alla collettività lgbt anche le donne e il
femminismo».
«L’ossessione della differenza sessuale è antica perché in
realtà il vero nemico è la libertà femminile, quella cioè della
maternità responsabile,
dell’uguaglianza tra uomo e donna in tutti i
settori della vita sociale e civile compreso il lavoro domestico –
denuncia Grillini – Abbiamo il sospetto che l’ira papista sul gender sia
un modo per parlare a nuora perché suocera intenda, ovvero si colpisce
la collettività lgbt per colpire l’emancipazione e l’uguaglianza
femminile. Non a caso i gender studies nel mondo accademico sono proprio
rivolti alla differenza uomo donna e alle relative disparità di
potere».
«È un vero dispiacere che un pontefice che insiste sul
rinnovamento della chiesa e della sua apertura nei confronti del mondo,
abbracci tesi anti scientifiche e dia il suo imprimatur a una campagna
d’odio che sta dilagando in tutta Europa» così Aurelio Mancuso,
presidente di Equality Italia.
(24=RE)