Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi - come in un vero e proprio raid - sono ridiscesi verso l'XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Lì, nella sala da concerti Bataclan - dove c'era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano "Eagles of death metal" - tre terroristi al grido di «Allah è grande» hanno aperto il fuoco sul pubblico, facendo «tra i sessanta e i cento morti», secondo l'ultima stima diffusa da fonti di polizia. «Ci uccidevano a uno a uno, c'è sangue ovunque, è una carneficina», ha raccontato terrorizzato un testimone che è riuscito a scappare. A mezzanotte passata, le teste di cuoio hanno fatto irruzione nel locale, portando in salvo decine di persone in evidente stato di shock, e uccidendo i tre jihadisti.
Sul posto sono accorsi il presidente Hollande e il premier Manuel Valls, insieme ai ministri dell'Interno e della Giustizia, Bernard Cazeneuve e Christiane Taubira. «Faremo una guerra implacabile al terrore», ha promesso il presidente. Intanto, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all'amichevole Francia-Germania. Giocatori e spettatori sono rimasti a lungo prigionieri nello stadio, mentre fuori era il caos. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d'onore. Il bilancio parla di almeno 6 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. La polizia ha riferito di due kamikaze. Moltissimi i feriti.
Un'altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Oggi la città di Parigi e l'intera regione saranno bloccate: scuole, università e musei resteranno chiusi. Intanto, la prefettura lancia attraverso i social network un appello ai testimoni degli attacchi, chiedendo aiuto nelle indagini. Alcuni attentatori, riferiscono diversi media Oltralpe, sarebbero ancora in fuga. Il terrore continua.
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Terroristi vigliacchi, invidiosi delle società e simboli Sacri di altri Paesi.
che giustificano azioni meschine in nome di Un dio .
Ma NESSUN Dio ama la violenza in suo nome, MAI
E Dio è sempre unico in tutto il Mondo, gli viene solo cambiato nome e
legge secondo i propri meschini interessi e scopi!
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