domenica 13 aprile 2014

Storia della Domenica Delle Palme

La Domenica delle Palme,
chiamata liturgicamente Seconda Domenica di Passione è celebrata la domenica prima di Pasqua e, per i Cristiani ha inizio la Settimana Santa.

Liturgicamente è detta Seconda Domenico di Passione perchè nella forma straordinaria del Rito Romano, la Domenica di Passione  cade una settimana prima.

Questa festività è osservata non solo dai Cattolici, ma anche dagli Ortodossi e dai Protestanti.

Ricorrenza della Domenica delle Palme

In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (cfr. Gv 12,12-15). 

La folla, radunata dalle voci dell’arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

Da allora vengono attribuite virtù magiche e miracolose ai rami delle piante benedette, virtù capaci di allontanare gli incantesimi e gli spiriti maligni. 

I rami benedetti vengono custoditi nelle case dei fedeli e sono presenti anche nelle processioni pasquali; tempo fa le palme assumevano un valore magico-religioso e per questo addobbavano animali e veicoli, collocati 
sulle testiere dei muli, sulle fiancate dei carretti e sugli alberi delle imbarcazioni perchè allontanassero malattie e calamità.

Folclore della Festa delle Palme

Nel vangelo di Giovanni si narra che la popolazione abbia usato rami di palma che erano simbolo di trionfo, acclamazione e regalità.

L'utilizzo dei rami di ulivo sono stati introdotti nella tradizione popolare per la scarsità di piante di palma in Italia sostituite dall'ulivo che, secondo la tradizione 
(vedi la Storia del Diluvio) è un simbolo di pace.

Nelle zone dove l'ulivo non viene coltivato, i rametti portati in chiesa per essere benedetti, vengono sostituiti da fiori e foglie intrecciate.

 Tradizioni della Festa delle Palme

Prima della industrializzazione, quando la campagna era ancora legata alla città, la gente si procurava dei bei rami d'olivo appena tagliato e se li faceva benedire durante 
la messa, poi si portava a casa i rametti d'ulivo, ne regalava ai parenti o agli amici che 
non avevano partecipato alla Messa delle Palme, e ne conservava il resto come simbolo di pace, appeso in casa. 

In alcune regioni, si usava benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua con il rametto intinto nell'acqua.

In molte zone d'Italia, come Bordighera e Sanremo, con le foglie di palma intrecciate ed sbianchite vengono realizzati addobbi chiamati "Parmureli" che sostituiscono i rametti 
d'olivo (in quella zona sopravvive il palmeto più settentrionale d'Europa).




(Da lesettemuse)

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